mercoledì 3 giugno 2009

L'Editto di Torda 1568


All’inizio di 1568, il 6 gennaio l’Adunanza Nazionale (la Dieta) di Transilvania si riunì nella città di Torda, e la problematica religiosa divenne immediatamente l’argomento di accese dispute…
Una settimana più tardi, il 13 gennaio l’assemblea confermò e amplificò le leggi precedenti del 1548 e 1564 che davano libertà di culto alle religioni luterana e calvinista, e Re Giovanni II Sigismondo, di religine unitariana riconobbe la piena libertà a tutte le confessioni religiose e la libertà della coscienza alle persone:
La dichiarazione è concisa:

“La nostra maestà reale, a seguito delle decisioni degli anteriori dibattiti e delle precedenti Diete per quanto riguarda la religione nel paese, la presente Dieta riafferma che: ogni oratore può predicare il vangelo secondo propria interpretazione e se la comunità lo vuole ascoltare e accettarlo bene, e non nessuno obblighi nessuno ad accettare una fede che la sua anima non accetta, ma che la comunità tenga oratori il cui insegnamento è di suo gradimento. Né i sovrintendenti, né altri possono punire gli oratori religiosi, nessuno può essere accusato a causa della sua religione, come già detto nelle diete precedenti. Non è permesso a nessuno di punire con prigione o con allontanamento a causa della sua professione di fede, perché la fede è un dono di Dio, nato dall’ascolto, e l’ascoltare nasce dallo verbo divino.”

Il dipinto di Korosfoi Kiersch Aladar rappresenta prorio il momento dell'Esitto di Torda, nel centro David Ferencz, attorno a lui la nobiltà, le ordini, i rappresentanti delle diverse religioni. Il dipinto si trova nel Palazzo Princire di Turda.

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