domenica 21 giugno 2009

Canti per Giulia, poesie di Petofi


foto@erdely-szep.hu La statua di Giulia e Petofi Sandor a Coltau/Kolto, vilaggio natale di Szendrei Giulia, in Maramures. Il posto è un luogo visitato dai amatori della poesia di Petofi.


Che nome darti?, Petofi Sandor
tradotto si Stefano Marcus e Silvia Rho

Che nome darti,
quando nell'estasi del nostro incantato
chiaroscuro, contemplo la vespertina
stella dei tuoi bellissimi occhi,
come li vedessi per la prima volta...
Quegli occhi di cui ogni raggio
è una vena d'amore che nel mare
dell'anima mia si versa;
che nome devo darti?

Che nome devo darti,
quando lanci a me lo sguardo,
questa timida palombella,
di cui ogni penna è un ramoscello d'ulivo
di serenità. Accarezzarle è cosi dolce,
perchè della seta più morbide,
e più soffici del cuscino di culla
ceh nome devo darti?

Che nome devo darti,
quando risuona la tua voce di un timbro
che a sentirla gli alberi spogli
pur nel inverso, s'adornano
di versi foglie, credendo già venuta
la primavera redentrice tanto attesa,
poichè canta l'usignolo:
ceh nome devo darti?

Che nome devo darti
quando sulle mie labra posi
il rubuino acceso delle tue
e nel focoso bacio si fondono
le anime nostre, come all'aurora
notte e giorno si fondono
ed il mondo scompare, il tempo svanisce
e l'eternità effonde su di me
tutte le misteriose beatitudini:
ceh nome devo arti?

Che nome devo darti,
dolce madre della mia felicità,
figlia fatata del mio desiderio
che si alza nel cielo.
Tu sei la splendida realtà che supera
le mie più audaci speranze;
tu, mio solo bene,
ma che vale più di un mondo:
oh bella giovane, dolce sposa mia, che nome devo darti?




Rittratti del poeta Petofi Sandor e la sua moglie Szendrei Julia, dipinti dal pittore Barabas Miklos.


Ti amo cara, Petofi Sandor
traduzione Stefano Markus e Silvia Rho


Ti amo, cara, ti amo
amo la tua graziosa leggiarda figura,
i tuoi occhi scuri, la tua fronte bianca,
i tuoi capelli neri, le tue rose guancie,
le tue dolci labbra,
la tua piccola delicata mano
che soltanto tocccarla mi è già schietto piacere.

Amo l'altro volo della tua anima, amo il tuo cuore profondo come il mare
Ti amo lieta o addolorata, se sorridi o piangi,
Amo le radiose tue virtù
e t'amo pur nei tuoi difetti
che non sono solo che l'eclissi del sole.

T'amo mia diletta sposa,
amo te come più ad un mortale è possibile amare.
Non c'è per me vita, non esiste mondo fuori di te,
ogni mio pensiero è intessuto con la tua persona.
Ti sento sempre, desto o nel sonno,
sei tu che rieccheggi
in ogni battito del cor mio.

Per te rinunzierei ad ogni gloria
e tutta la gloria acquistar vorrei per te.
Non c'è in me nessuna brama, nessuna volontà,
perchè io voglio ciò che tu vuoi.
Non c'è sacrificio che non mi sembri esiguo
se un piacere tu vi possa trovare
e qualsiasi minuzia
che prendendola ti recasse disappunto,
darebbe tormento a me

Ti amo, cara,
come giammai essere umano ha amato.
Ti amo quasi da morirne.
In una sola persona io sono per te
quanto insieme sono tutti quei che amar ti possono
e che solo per te vivono:
marito, figlio, padre, amante, fratello,
E per me in una sola persona tu sei tutto:
figlia, madre, sorella, amante e sposa.

Ti amo col cuore, ti amo con l'anima,
ti amo d'un amore folle e fantastico.
Se tutto questo merita premio e lode,
non a me spettano ma soltanto per te,
poichè da te ho appreso questo grandissimo amore!

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